La memoria dei caduti mantovani sul Fronte Macedone: un esempio di impegno storico e civile. (Tratto da: Annuario della sezione provinciale di Mantova dell'Unione Nazionale Cavalieri d'Italia)
Il cav. prof. Fabio Cotifava, storico e ricercatore di grande valore, ha dedicato anni di lavoro allo studio del Fronte Macedone 1916-1918, con particolare attenzione ai soldati mantovani che vi combatterono. Le sue ricerche, documentate sul sito da lui realizzato, www.frontemacedone.com, hanno dato vita a un progetto che unisce rigore storico e sensibilità commemorativa. Con la “Delegazione Mantovana Commemorazione Caduti” composta da rappresentanti delle associazioni provinciali dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e del Consiglio Periferico di Assoarma, Cotifava ha organizzato nel 2023 un percorso di memoria che ha incluso un viaggio commemorativo ai Cimiteri Militari Italiani di Salonicco e Sofia, oltre alla visita dei campi di battaglia nei pressi dell’attuale città di Bitola in Macedonia del Nord. Nell’occasione è stata ricordata con l’alzabandiera, la battaglia del 9 maggio 1917, un episodio che è costò la vita a circa 3.000 soldati italiani. Il valore della memoria collettiva La Lapide in memoria dei 35 Caduti mantovani non è stata solo una commemorazione, ma un messaggio per il presente: ricordare i sacrifici di chi ha combattuto per la Patria significa costruire una coscienza civile capace di riflettere sul passato per affrontare le sfide del futuro. In un’epoca in cui il rischio dell’oblio è sempre in agguato, i progetti come quello del prof. Cotifava dimostrano quanto la storia possa essere il terreno fertile su cui far crescere la consapevolezza e l’identità di una comunità. La lapide non è solo un oggetto di pietra: è un simbolo, un monito, una promessa che i nomi di quei giovani soldati non saranno mai dimenticati. Il momento significativo è stato il 29 novembre scorso, con l’inaugurazione della lapide commemorativa presso il Mausoleo del Cimitero Monumentale di Mantova. Questo gesto simbolico onora i 35 soldati mantovani della 35ª Divisione di Fanteria, sepolti nel Cimitero Militare Italiano di Salonicco. La giornata è stata impreziosita dalla preghiera guidata da don Alberto Formigoni, vicario del vescovo di Mantova e da un toccante gesto: Lucia Carleschi, pronipote di uno dei caduti, ha scoperto la lapide, testimoniando il legame vivo tra passato e presente. Gli organizzatori presenti, cav. Fabio Cotifava, cav. Caterina Moccia, Uff. Corrado Andreani e Uff. Roberto Archi, sono intervenuti per esporre le attività di ricerca svolte. La cerimonia ha unito istituzioni, discendenti dei Caduti e cittadini in un’intensa celebrazione del ricordo. Il sindaco di Casaloldo, Emma Raschi, ha sottolineato il dovere di trasmettere questa memoria alle nuove generazioni. Un appello condiviso dal sindaco di Sustinente, Michele Bertolini, e dal sindaco di Gonzaga, Carla Ferrari, che hanno ribadito il ruolo delle istituzioni nel mantenere viva la memoria dei caduti.