Fronte Macedone 1916-18
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Battaglia di Belgrado

Durante il conflitto la capitale serba venne conquistata dal nemico due volte:
  • nel dicembre 1914 le truppe austro-ungariche del generale Potiorek entrarono trionfanti a Belgrado dopo aver apparentemente sconfitto le armate serbe. Il successo austriaco durò però solo 2 settimane. Grazie alla vittoria di Kolubara, il 15 dicembre le truppe del vecchio generale Putnik liberarono la capitale facendo oltre 40.000 prigionieri.
  • nell’ottobre 1915 le truppe austro-tedesche del generale Makensen conquistarono la capitale costringendo le armate serbe alla disastrosa ritirata in Albania. I tedeschi controllarono Belgrado fino alla fine del conflitto.
Foto
Macedonian front, Belgrade WW1

​ANNO 1914
1 dicembre
Dopo aver invaso la parte nord-occidentale del paese, le truppe austro-ungariche entrano a Belgrado. A Vienna vengono organizzati festeggiamenti e diffusa è la convinzione che oramai la conquista dell'intera Serbia fosse cosa fatta. Le attività militari austriache vengono così sospese per far riposare le truppe e per evitare che le linee di rifornimento diventassero troppo lunghe. Alla 1° Armata si ordina quindi di aspettare e di congiungersi alla 5° Armata del generale Liborius Ritter von Frank. E' l'occasione che aspettano i serbi per organizzare il contrattacco. Nella notte, le truppe di Putnik vengono rifornite di materiale bellico dai francesi tramite la ferrovia Niš–Salonika fermamente in mano alleata e nei giorni successivi scatenano un attacco su tutte le linee del fronte.
9 dicembre
Dopo giorni di combattimenti, gli scontri si concentrano attorno alla capitale. L’offensiva serba costringe il nemico ad abbandonare le periferie ed a spostare la linea verso la fortezza di Kalemegdan.
13 dicembre
Il generale Liborius Ritter von Frank comunica a Potiorek che le proprie truppe non avrebbero potuto tenere le posizioni di Belgrado per molto tempo. Potiorek ordina quindi di abbandonare la città.
14 dicembre
Gli austroungarici abbandonano Belgrado iniziando così il trasferimento della 5° Armata sulla riva sinistra del Sava e Danubio. Il ponte sul fiume Sava fu fatto saltare, così un grossissimo contingente dell’esercito austro-ungarico si trovò isolato dal resto dell’armata, cosa che consentì ai Serbi di catturare oltre quarantamila prigionieri, tra cui mille ufficiali. Diventeranno poi la marea di prigionieri di guerra che l'anno successivo fu trasferita assieme alle 3 armate serbe e a migliaia di profughi in Albania. I serbi non fecero alcun tentativo di invasione del territorio austro-ungarico.
15 dicembre
La 2° e 3° Armata serba entrano nella capitale.
ANNO 1915
5-6 ottobre
Inizia il bombardamento di Belgrado che durerà fino alla sera del giorno seguente. Le truppe austro-tedesche impiegano circa 400 cannoni del tipo Škoda's 30.5 cm Mörser M. 11 e 42 cm Big Berthas e 7 navi: complessivamente vengono sparati oltre 50.000 colpi di artiglieria. Nel frattempo furono improntati nella zona attorno a Zemun 10 ponti di barche per il trasporto truppe. La capitale è difesa da soli 20 battaglioni (circa 16.000 uomini) e 77 cannoni, al comando del Generale Mihailo Zivcovic. Alla sera oltre metà delle difese serbe è distrutta o inutilizzabile.
La coraggiosa difesa della capitale serba è splendidamente descritta dalle parole che il maggiore Dragutin Gavrilovic rivolse alle sue truppe prima della battaglia:
"…soldati, esattamente alle tre il nemico deve essere schiacciato dalla vostra feroce carica, distrutto dalle vostre granate e baionette. L'onore di Belgrado, la nostra capitale, non deve essere macchiato. Soldati! Eroi! Il nostro comando supremo ha già cancellato il nostro reggimento dai suoi registri. Il nostro reggimento è stato sacrificato per l'onore di Belgrado e della Patria. Pertanto, non dovete più preoccuparvi per la vostra vita: non esistiamo più. Quindi, avanti verso la gloria per il re e la Patria Viva il re Viva Belgrado ".
6 ottobre
Le difese della fortezza di Kalemegdan vengono annientate. Di notte i primi battaglioni austro-tedeschi iniziano ad attraversare il Danubio (complessivamente l’offensiva austro-tedesca impiegò 11 divisioni). Già in queste prime fasi della battaglia le perdite austro-tedesche sono molto pesanti. L’attraversamento del fiume risulta infatti molto più complesso del previsto e soprattutto non può contare su un’efficace copertura dell’artiglieria. In molti casi, poi, il livello altro del fiume impedisce ai pontoni di raggiungere la riva e i soldati, costretti a percorrere gli ultimi metri in acqua, vengono decimati dal tiro dei fucili e delle bombe a mano serbe.
Foto
7 ottobre
Nonostante la perdita di 2/3 dei pontoni i tedeschi riescono a superare la riva e a raggiungere le prime abitazioni. I serbi obbligano il nemico ad indietreggiare verso il fiume. Verso le 14,30 il contrattacco tedesco annienta quello che rimane dell’unità serba comandata dal maggiore Dragutin.

​8 ottobre
Gli austro-tedeschi conquistano le prime linee difensive serbe. Dalla riva opposta del Danubio e dalle navi continua il bombardamento della fortezza di Kalemegdan. Le truppe serbe sono costrette a ripiegare verso il centro città.

​
9 ottobre
I rappresentati delle forze alleate abbandonano la città. Oramai 3 divisioni austroungariche e 2 tedesche controllano le principali zone della capitale.

12 ottobre
Belgrado cade. Le divisioni germaniche ed austriache comandate dal generale tedesco Makesen entravano vittoriose a Belgrado. 
BATTAGLIE

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