Fronte Macedone 1916-18
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Battaglia di Skra di Legen

Skra di Legen, in Bulgaria "Jarebichna" era una fortificazione realizzata dai bulgari nel 1916 su tre cime alte circa 1.000 m di altezza) posizionate a 20-25 km sud-ovest della città di Gevgelija. Dal villaggio di Ljumnica, oggi Skra, si poteva controllare gran parte della regione sottostante e uno dei pochi accessi alla Serbia, per questo era un importante punto strategico. Il sistema difensivo era a forma di triangolo protetto da numerose linee di filo spinato e dopo i lavori di consolidamento del 1917 fu dotato di profonde trincee scavate nella roccia, bunker, tunnel sotterranei e strutture in cemento armato che proteggevano postazioni di mitragliatrici e di artiglieria. Qui nel maggio del 1918 le truppe greche del generale Emmanuel Zymvrakakis, supportate dall’artiglieria francese, lanciarono una grande offensiva conquistando questa posizione considerata imprendibile dai bulgaro-tedeschi. Fu la prima importante vittoria ellenica della Grande Guerra.
Il piano d’accatto prevedeva: al centro avanzavano il 5° e 6° Reggimento dalla divisione "Arcipelago", sostenuti a sinistra dal 1° Reggimento della Divisione "Crete", che cercano di occupare le alture "789" e "459" a nord del villaggio di Skra , e a destra (ovest) dal 7° e 8° Reggimento della divisione "Serres". L'artiglieria alleata poteva contare su quattro compagnie di artiglieria leggera, dodici batterie pesanti e due batterie da trincea, in totale oltre 400 cannoni.
I bulgari schierano la 5° Divisione "Dunavska": il 2° Reggimento occupa l'ala destra (ovest), il 50° Reggimento la sinistra (est) e l'apice del triangolo, mentre nella posizione anteriore, sono stati collocati tre battaglioni del 49° Reggimento. Di riserva vi erano 2 reggimenti bulgari ed uno tedesco. L’artiglieria bulgaro-tedesca è molto inferiore a quella alleata sia come numero che come potenza di fuoco.
​
Generale Guillaumat, comandante delle forze alleate scrisse:
 "...la vittoria di Skra è gloriosa come prendere Mort Homme prima di Verdun".
Bulgari
3 reggimenti (5° Divisione) + 3 di riserva

Alleati
Comandante generale Emmanuel Zymvrakakis
3 divisioni di fanteria greche
1 reggimento di artiglieria francese (274°)
2 reggimenti di fanteria francese (122° Divisione)
30 maggio
Dopo un intenso bombardamento, la 122 ° Divisione di fanteria francese lancia un attacco diversivo nella regione di Eidomeni. I risultati sono però scadenti.
29 maggio 
Al mattino, l’artiglieria alleata inizia a bombardare le postazioni nemiche. Nonostante le possenti strutture in cemento le difese bulgare subiscono danni ingenti: i nidi di mitragliatrici vengono quasi completamente annientati ed il filo spinato ridotto ad un colabrodo.
Picture
30 maggio
Alle 04:55 scatta l’attacco di fanteria. La Divisione greca "Arcipelago", con tre reggimenti protetti dal fuoco di artiglieria prende le cime di Skra. Il 3° Battaglione della divisione "Arcipelago" sotto il comando di Nikolaos Plastiras avanza nelle linee nemiche per oltre 1.500 m circondando una compagnia di bulgari: 150 soldati sono stati catturati con i loro ufficiali. Contemporaneamente le altre truppe della Serres conquistavano le alture a nord est di villaggio di Lountzi (oggi Langadia), mentre ad est la Divisione "Crete" conquista le vette della Ljumnitsa-Remma. Alle 7 del mattino i greci conquistano gran parte delle postazioni nemiche costringendo i bulgari a ripiegare in disordine verso nord. Il 49° Reggimento fu circondato e dopo ore di combattimento venne quasi completamente annientato. L’avanzata greca fu talmente veloce che l’artiglieria alleata continuava a battere le posizioni ora occupate dal battaglione di Plastiras che invia al proprio comando:
“…… raggiunto il mio obiettivo. Artiglieria alleata tira sulla mia linea. Istruire immediatamente cessate il fuoco. Nemico in ritirata in disordine….”
 
Le perdite bulgaro-tedesche furono: 600 morti/feriti e 1.850 prigionieri, mentre quelle greche 440, tra i quali anche il comandante del 1° Battaglione del 5° Reggimento “Archipelao” Vassilios Papagiannis

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