Fronte Macedone 1916-18
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Soldato Soprani Carlo Onorato

                                                                              Novanta anni dopo
                                                                                      a cura di Mauro Soprani
 
Il 13 settembre 1916 moriva a Salonicco in Grecia Soprani Carlo Onorato,di anni 25, soldato. Era nato a Quartiere il 14 febbraio 1891, ed era il mio nonno paterno. Era stato inviato laggiù perché faceva parte del Corpo di Spedizione che l’Italia aveva costituito per fiancheggiare gli alleati francesi ed inglesi nell’offensiva contro la Turchia alleata degli imperi centrali. Morì di malaria, in un ospedale da campo; non essendo morto in combattimento il suo nome non ebbe il diritto di comparire sul monumento dei caduti eretto nel Comune di Portomaggiore; la PATRIA di allora riuscì a fare questa incredibile discriminazione tra i suoi figli morti in guerra. Solo in anni recenti è stato costruito a Quartiere un cippo a ricordo dei caduti di tutte le guerre: su quella lapide c’è anche il suo nome.
Le indicibili sofferenze che i quattro figli, ancora bambini, patirono in seguito alla sua morte avvenuta in una terra lontana e sconosciuta gettarono un’ombra di oblio sul ricordo di questo ragazzo di 25 anni strappato alla vita chissà dove. Credo che nessuno dei suoi figli avesse presente il suo viso tanto erano piccoli quando lui partì per la guerra. Di lui resta una sola immagine scovata da chissà chi nella Casa del Popolo di Quartiere.
Non starò a spiegare le vicissitudini conseguenti la sua morte che i suoi ragazzi dovettero affrontare quando la nonna Livia si risposò abbandonandoli praticamente al loro destino: mio padre, ultimo dei fratelli a morire nel marzo del 2001, non parlava volentieri della sua adolescenza, periodo che aveva volutamente rimosso dalla memoria.
Credo quasi con certezza che nessun familiare si sia mai interessato nel ricercare la sua tomba in quel lontano teatro di guerra. Tra l’altro, come spesso accadeva su tutti i fronti, i corpi dei soldati venivano posti in fosse comuni mancando il tempo per le esequie di rito.
Ma a distanza di tanti anni da quell’avvenimento tragico, quando anche tutta la sua generazione è scomparsa, è accaduto un fatto strano ma esemplare di come nulla vada mai perduto per sempre. Un collega di lavoro di mio figlio Paolo ha la discendenza per parte materna a Salonicco e spesso si reca laggiù per incontrare i suoi parenti. Venuto a conoscenza della vicenda del nonno, quando nel corso di questa estate si è recato in Grecia, si è interessato sul luogo ed ha trovato a Salonicco la tomba in cui riposa il soldato Soprani Carlo Onorato. Le immagini fotografiche del Cimitero di guerra italiano, del Monumento al milite ignoto e della tomba del mio nonno paterno, su cui nessuno ha mai versato una lacrima o deposto un fiore, mi sono state consegnate mercoledì 13 settembre 2006. 
Novanta anni esatti dopo la sua morte.

​A seguito di questa vicenda così strana ed emblematica ho ricavato la sensazione che sia doveroso lasciare ai propri discendenti la storia od almeno i dati salienti della propria stirpe; così ho eseguito alcune semplici ricerche genealogiche presso l’ufficio anagrafe del comune di Portomaggiore. Gli elementi raccolti sono esclusivamente le date di nascita e di morte dei miei bisnonni paterni e quelle dei loro figli; sono notizie che forse nemmeno mio padre conosceva tanto erano estranee a quel suo mondo infantile dove la cosa più importante era sopravvivere; lui non mi parlò mai dei suoi nonni. Tutto ciò che riguarda la vita di quelle persone è andato sepolto insieme a lui. 

Un poco di storia
​

Cimitero di Salonicco
Il grande cimitero Militare italiano si sviluppa su una superficie di 16.000 mq alla periferia della città. Vi sono inumate le salme accertate di 2980 militari e di una suora che prestava servizio in un ospedale militare. Le tombe sono singole, a terra, contraddistinte da croci, su ognuna delle quali è trascritto il nome del Caduto. Nella cripta della cappella sono raccolti i resti di altri 472 Caduti rimasti ignoti.
Il sepolcreto viene tutelato dal locale Consolato Generale d’Italia e dispone di un regolare servizio di manutenzione affidato ad un custode che abita nella palazzina vicino all’ingresso.
Da “SACRARI E CIMITERI MILITARI ITALIANI ALL’ESTERO.”  
Guerra 1915/1918  in Macedonia
Aderendo alle pressanti richieste degli alleati, duramente impegnati sul fronte macedone, dall’agosto 1916 l’Italia intervenne alle operazioni in quella zona con lo sbarco a Salonicco della 35° divisione. Il contingente italiano che raggiunse la forza di 50.000 uomini, partecipò attivamente alla guerra contro le forze bulgare e tedesche. In quel difficile settore le nostre perdite furono ingenti sia per la tenace aggressività dei nemici, sia per le avversità del terreno, del clima e della malaria. In totale le perdite italiane in quel lontano fronte di guerra furono di 4960 morti e di molte migliaia di feriti ed ammalati.

Le mie ricerche
​
ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
Presso l’Archivio di stato di Bologna sono depositati i fogli matricolari dei soldati della prima guerra mondiale nati in provincia di Ferrara. Al nome di Soprani Carlo sono assegnati 2 fogli matricolari, riferiti alla seconda ed alla terza categoria.
Dati trascritti:
Soprani Carlo n. 1802
Soldato di leva 2° cat. classe 1891 distretto di Ferrara lasciato in congedo illimitato il 10 aprile 1911
Chiamato alle armi per istruzione e giunto al 44° Regg.to Fanteria il 20 giugno 1912
Tale in deposito di Ferrara del Regg.to Fanteria in Rimini il 30 giugno 1913
Tale in 3° cat. Distretto di Ferrara art. 63 n. 2 e 73 Legge, determinazione del Consiglio di leva di Ferrara. Il 9 marzo 1915
Soprani Carlo n. 14234
Soldato di leva 2° cat. Classe 1891 distretto di Ferrara lasciato in congedo ill. il 10 aprile 1911
Chiamato alle armi per istruzione il 20 giugno 1912
Tale nel 44° reggimento Fanteria 25 giugno 1912
Tale nel deposito di Ferrara del Regg.to Fanteria in Novi Ligure e mandato in congedo ill.to il 14 dicembre 1912. Concessa dichiarazione di avere tenuto buona condotta e di avere servito con fedeltà ed onore.
Tale nel deposito di Ferrara del Regg.to Fanteria in Rimini. 30 giugno 1913
Tale in 3° cat. Distretto di Ferrara art. 63 n.2 e 73 Legge Determinazione del Consiglio di leva di Ferrara.
Chiamato alle armi con R.D. 22 maggio 1915 e giunto li 24 maggio 1915.
Tale nel 35° Regg.to Fanteria. 10 giugno 1916
Tale nel 64° Regg.to Fanteria 22 giugno 1916
Tale nel 63° Regg.to Fanteria  30 giugno 1916
Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 30 giugno 1916
Morto per malattia nell’ospedaletto da campo n. 108 come da ..illeggibile.. di morte inserito al n. 646 del registro Atti di morte del 63° Regg.to Fanteria. 13 settembre 1916  
ARCHIVIO  DI  STATO  DI  FERRARA
Ho eseguito presso l’Archivio storico di Ferrara una piccola ricerca sul Registro di Leva dell’anno 1891 n. 448. I nominativi degli arruolati non sono in ordine alfabetico. Al numero 200 della predetta lista c’è il nome di mio nonno. Ecco i dati:
Data 10-04-1911
Soprani Carlo di Antonio e di Gamberoni Rosa
Nato il 14 febbraio 1891
Muratore – iscritto d’ufficio
Torace 0,83
Statura 1,63
Capelli castani lisci
Occhi castani
Note:
Iscritto in seconda categoria quale unico figlio (maschio) di padre vivente non entrato nel 65° anno di età.
Numero di riferimento del foglio matricolare presso l’Archivio di Stato di Bologna n.1802.
Data 09-03-1915
Trasferito alla 3° categoria quale unico figlio (maschio) di madre vedova per la morte del padre avvenuta il 05-04-1914.
Numero di riferimento del foglio matricolare presso l’Archivio di stato di Bologna n.14234.

Le mie visite alla tomba di nonno Carlo 
​
Foto
Una data indimenticabile: 8 ottobre 2016  
Primo della sua discendenza, nel mese di aprile del 2008, mi recai a Salonicco per visitare la tomba di mio nonno Carlo nel locale Cimitero Militare Italiano.
Non avevo mai pensato di poter ritornare ancora in quel luogo storico e sacro per me.
Invece ciò è accaduto; mia figlia Giorgia ha organizzato un viaggio in Grecia per visitare le celebri Meteore di Kalambaka. Siamo partiti da Bologna in aereo il 7 ottobre arrivando a Salonicco in serata. L’indomani, io, Francesca mia moglie, Giorgia, Matteo, Leonardo e Francesco miei nipotini, prima di partire in auto per le Meteore abbiamo visitato il monumentale Cimitero Militare Italiano (Zeitenlik) , sostando tutti in silenzio davanti alla croce del soldato Soprani Carlo Onorato qui sepolto dal 13 settembre 1916.
E’ stata una emozione unica trovarmi lì a 100 anni dalla sua morte, insieme a mia figlia ed ai miei nipoti che hanno così visto la tomba del loro trisnonno,il nonno del loro nonno.
Credo che un fatto come questo sia più unico che raro e  lascio questa esperienza vissuta nel ricordo di mio nonno Carlo come storica eredità ai miei nipoti.

Questa è la lettera del 20 maggio 2008 che ho scritto al Commissariato per le Onoranze ai Caduti in guerra quando sono ritornato dalla Grecia dove ho visitato la tomba di mio nonno Carlo
"Con riferimento alla pratica  n. 130919 relativa al soldato Soprani Carlo Onorato, vi informo che, nello scorso mese di aprile, approfittando di un viaggio in Grecia, mi sono recato a visitare il Cimitero Militare Italiano di Salonicco per rendere omaggio, primo della sua discendenza, alla tomba del  mio nonno paterno.
Purtroppo gli elementi identificativi da voi fornitomi (riquadro G, fila VIII, tomba n. 1088) sono risultati del tutto inutili poiché non esistono in loco riferimenti specifici sulla disposizione delle tombe: nemmeno il custode, Sig. Genco, è in possesso di una pianta generale del cimitero. E’ stato solo grazie al suo prezioso aiuto che ho potuto trovare la tomba di mio nonno dopo una lunga ricerca leggendo uno per uno i nomi dei caduti nei vari settori. Io mi rendo conto che ormai sono rarissimi i visitatori che si recano a quel Sacrario, ma ritengo che sia più che doveroso dotare il custode di una pianta dettagliata dell’area cimiteriale per semplificare la ricerca delle tombe. Vi pregherei inoltre di trasmettere i miei sentiti ringraziamenti al Signor Genco per la sua gentilezza e per il prezioso aiuto che mi ha dato; tengo anche a sottolineare che la solennità del luogo è impreziosita dal suo pregevole servizio di manutenzione".
Tuo nipote Mauro

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