Rodolfo Grimaldi
Classe 1888, presta il servizio militare di leva nel 81° Reggimento Fanteria. Nel giugno del 1915, con il grado di sottotenente, viene assegnato al 1° Reggimento ed inviato sul fronte delle Dolomiti. Qui collabora nella progettazione e quindi nella direzione dei lavori per la realizzazione della mina del Col di Lana. Per quest’impresa, si merita la medaglia d’argento e viene promosso Tenente. Verso la fine del 1916 viene inviato con reparti del Genio zappatori in Macedonia, assieme al Tenente Gelasio Caetani. Il 21 febbraio del 1917, presso quota 1050, durante la fortificazione di alcune posizioni che i tedeschi attaccano di continuo, mentre è impegnato a stendere reticolati appena fuori dalla trincea, muore colpito da due pallottole di fucile, una alla tempia e una al petto. |
L’impresa del Col di Lana
Durante il 1915, nel settore delle Dolomiti, gli Austriaci controllavano saldamente la cima del Col Di Lana, rilievo strategico alto 2.452 metri nei pressi del passo Falzarego. Improponibile era un attacco frontale, così a metà gennaio 1916 il Comando italiano decise lo scavo di una galleria, con l'intento di far saltare la cima della montagna che ospitava le strutture nemiche. Il 25 dicembre del 1915 iniziarono i lavori di scavo del tunnel sotto la direzione del sottotenente Gelasio Caetani, ingegnere minerario, coadiuvato dal sottotenente Rodolfo Grimaldi e dal tenente Giovanni Maggio. La realizzazione della galleria richiese circa 4 mesi di lavoro. Il 17 aprile 1916 furono quindi introdotte nella galleria 5 tonnellate di gelatina esplosiva e fatte brillare alle 23,35 dello stesso giorno. L’esplosione provocò un cratere di metri 30 x 55 e profondo 12 e la totale distruzione del presidio austriaco (le perdite austriache furono stimate in oltre 100 morti). Il giorno dopo le truppe italiane conquistarono la vetta. |