Bulgari
Comandante generale Georgi Todorov 44° Reggimento di fanteria 14° Reggimento di fanteria 28° Reggimento di fanteria artiglieria da campo e da montagna |
Alleati
Comandante generale Bryan Mahon 10° Hampshires 5° Connaught Ranger 7° R. Dublin Fuciliers 5-6° R. Irish Fuciliers 7° R. Munster Fuciliers 5° R. Inniskilling Fuciliers |
Fraccaroli Arnaldo così racconta:
“…nell’ultima autolettiga trovo soldati che hanno davvero il viso sofferente…questi sono tristi, pallidi, infagottati: sono i malati del freddo. Sono stati presi del male nelle loro trincee avanzate sulla cresta dei monti, che non hanno ancora nessuna comodità. Alla notte si sono avuti, 15, 16 , 18 gradi sotto zero e infuria un vento che flagella. Parecchi uomini ebbero i piedi congelati. È la cosa che i soldati inglesi paventano di più: la sola cosa che paventino. Portati dalle trincee nelle autoambulanze per alcuni di loro fu necessaria l’amputazione. Il freddo era tale che dopo poco tempo nelle autoambulanze le bottiglie di acqua calda che si mettevano ai piedi dei malati congelavano. Ora la guardia in trincea viene cambiata di frequente, e nelle ore di guardia i soldati fanno ginnastica per non farsi intorpidire dal freddo” |
27 novembre
Rapporto delle truppe alleate: "inizia a nevicare. Le difese lungo il ridge (la cresta dei rilievi attorno la cittadina) non sono ancora adeguate per dare conforto ai nostri soldati. I soldati non dispongono di rifugi, ma solo piccoli ripari realizzati utilizzando tessuto impermeabile che regolarmente crollava sotto il peso della neve. Non esisteva legno, lamiere o altro materiale per costruire i rifugi. Le pattuglie alleate e quelle bulgare che esploravano Ormanli si riparavano in case talmente vicine che ognuno sentiva le voci degli altri, ma nessuno combatteva…c’era troppo freddo. In 3 giorni si registrarono 750 casi di congelamento. Gli indumenti caldi che venivano consegnati ai sodati venivano indossati sopra gli altri per non spogliarsi". |