1 marzo Il primo ministro greco Eleftherios Venizelos propone agli alleati la partecipazione della Grecia alla campagna sulla penisola di Gallipoli, dove la metà della popolazione è greca. Offre 3 divisioni e la marina greca che già nelle guerre balcaniche sconfisse quella turca. La proposta greca viene rifiutata dagli anglo-francesi.
9 marzo Il governo italiano invia ai governi dell'Intesa un memorandum contenente le pretese di Italia in cambio del suo intervento nel conflitto: Trentino, Alto Adige, Trieste, Istria e parte della Dalmazia.
13 marzo 6 dragamine alleati, scortati dall'incrociatore HMS Amethyst, cercano di liberare lo stretto Dei Dardanelli dalle mine turche. Il risultato è scadente e 4 dragamine vengono affondati dall’artiglieria turca.
17 marzo Nella campagna dei Dardanelli, l'ammiraglio inglese Sackville Charden, malato, viene sostituito dal suo vice, ammiraglio Sir John de Robeck.
18 marzo 1915 Una squadra navale francese ed inglese composta da 18 navi da guerra entra nello stretto con l'obiettivo di finire la distruzione di tutte le difese costiere turche. le quattro corazzate francesi sono affiancate: a sinistra la Gaulois e la Charlemagne, a destra la Bouvet e la Suffren. Lo scambio di bordate tra le navi e i forti ottomani durò varie ore e nel tardo pomeriggio, già privata di alcune unità, la squadra alleata virò per uscire dallo stretto. La ricognizione alleata non aveva ancora identificato i campi minati turchi, così le corazzate Bouvet, HMS Ocean e HMS Irresistible incapparono in una fila di mine e affondarono, mentre l'incrociatore da battaglia HMS Inflexible ed altre unità sebbene gravemente danneggiate riuscirono a ritirarsi. La vecchia corazzata (1898) Bouvet si capovolse e affondò in pochi minuti; solo 50 dei 710 membri dell'equipaggio furono salvati.
20 marzo Le rivendicazioni italiane vengono accettate dai governi francese e britannico. La Serbia inizierà invece manovre diplomatiche verso anche la Russia per opporsi a quanto richiesto dall'Italia. Nelle operazioni navali anglo-francesi, gli alleati persero 7 unità: 2 fuori combattimento e 5 affondate.