1 marzo Scrive il comandante serbo Michitch a Petitti di Roreto, mentre il Principe Alessandro di Serbia si presenta di persona a decorare i superstiti italiani: “le magnifique exploit de vos vaillantes troupes qui, malgré la résistance de l’ennemi, malgré son feu infernal, malgré les difficultés énormes du terrain, ont dans un élan irrésistible pris hier d’assaut la Cote 1050, m’a rempli d’admiration….Les deux colonnes de votre héroïque 162 Régiment d’Infanterie se sont couverte de gloire inscrivant une belle page nouvelle dans les annales déjà si glorieuses de l’Armée Italienne. … Je suis navré, mon général et cher frère d’armes, qu’un terrible accident, impossible à prévoir et à empêcher, vous ait obligé d’évacuer les positions si héroïquement et si chèrement acquises. Je déplore avec vous tous les cher et vaillants frères d’armes si héroïquement tombés sur le sol de ma patrie, et je m’incline avec le plus profond respect devant leur abnégation sublime, devant leur fier mépris de la mort dans la lutte pour la Grande Cause Commune. Heureux et fier de combattre à votre cotes, je vous prie, mon cher Général … “
1 marzo Il colonnelo Vladimir Vazov assume il comando della 9° Divisione Pleven.
Primi di marzo Parte delle posizioni davanti al Piton Rocheux vengono cedute dagli italiani ai francesi.
8 marzo In Russia, a Pietrogrado, iniziano gli scioperi negli stabilimenti industriali. Scendono in piazza 80.000 manifestanti. Sono le prime avvisaglie della "rivoluzione di febbraio".
11 marzo Battaglia di cima 1248 e red wall: sia pur mancando una decisa offensiva da parte dei nemici per rimpadronirsi della città di Monastir, i Francesi fanno uno sforzo sanguinoso per cacciare il nemico dalle alture circostanti dalle quali Monastir viene bombardata e distrutta sistematicamente con proiettili asfissianti che fanno stragi degli abitanti ancora rimasti in città e per poter avere un completo dominio della città; ma essi subiscono gravi perdite e riescono a conquistare solo parzialmente la parte meridionale di quota 1248 e le trincee del Crna Stena. Questi scontri sono conosciuti dagli alleati come la “Bataille de la cote 1248” o “Bataille de Pelister (or Péristéri)”. Mentre i Bulgari li chiamano la battaglia di Chervena Stena (muro rosso). Alle 5 divisioni francesi impegnate: 57°, 76° e 156° Divisione di fanteria, l’11° e la 16° Divisione coloniale, si oppongono la 1° Armata bulgara e l’11° Tedesca. Le operazioni iniziano con la conquista da parte della 76° Divisione francese dei villaggi di Dihovo, Tirnova (Tirnovo) e Snegovo.
Telegrafa il generale Mombelli all’addetto militare italiano a Corfù: “ieri francesi hanno preso quota 1248 nord-ovest Monastir …. E hanno occupato villaggio Krklina. …Occupazione quota 1248 se mantenuta è di grande importanza perché allontana da Monastir minaccia nemico e permette servirsi di quello importante centro come testa linea per ulteriore avanzata.
12 marzo Battaglia di cima 1248 e red wall: l’artiglieria francese inizia il bombardamento delle prime posizioni bulgare di cima 1248 e del red wall. Il bombardamento prosegue per due giorni (vengono sparati oltre 200.000 proiettili), ma la fanteria bulgara fa in tempo a rintanarsi nei bunker costruiti direttamente nella roccia. Nessun soldato bulgaro viene ucciso o ferito.
12 marzo A Pietrogrado i soldati della guarnigione si uniscono agli operai in sciopero: nascono i primi soviet. I manifestanti sono oltre 200.000.
13 marzo Al mattino, previa intensa preparazione d'artiglieria d'ogni calibro. Il 63° fanteria attaccò con grande veemenza le posizioni nemiche di quota 1050. Il combattimento è stato notevole per la violenza e si risolse favorevolmente per i nostri reparti, che occuparono elementi di trincee avanzate, distruggendo lavori di approccio nemici. Sul rimanente del fronte, azioni locali quotidiane con esito favorevole. L'azione del nemico si esplicava particolarmente con violenti gas asfissianti, sulle trincee di Meglenci, di Vlaklar e Novak occupate dalla Brigata Sicilia.
13 marzo Il 63° Reggimento italiano compie alcuni attacchi dimostrativi a quota 1050.
14 marzo Il III/162 Ivrea è rimandato su 1050 in appoggio al 63° fanteria.
14 marzo Il generale Cadorna con la circolare 62302 istituisce il reparto degli arditi. Riprende il generale Porro, "presso ciascuna armata si dovrà costituire per cura dell’armata stessa, a datare dal I° luglio p.v., uno speciale riparto d’assalto formato, per ora, da soli elementi volontari, tratti a preferenza dalle unità di bersaglieri dell’armata…” Avverte poi che la forza dovrà corrispondere a una compagnia, aumentabile fino a un battaglione. Definisce poi l’armamento “mitragliatrici Fiat, pistole mitragliatrici con sostegno Br. Bari, lancia torpedini Settica, lancia bombe, lanciafiamme individuali e telefoni di pattuglia…” mentre “l’armamento individuale comprenderà in massima un moschetto, un coltello e da 6 a 8 bombe a mano, inoltre ogni militare di truppa avrà una pinza taglia filo, un picozzino e gli altri mezzi di equipaggiamento, e anche vestiario, che l’esperienza potrà suggerire.”
15 marzo Lo zar Nicola II firma l’atto di abdicazione. Viene formato un Governo provvisorio russo ed è proclamata la nascita della Repubblica russa.
14-18 marzo Battaglia di cima 1248 e red wall: le divisioni francesi attaccano cima 1248 e red wall. La cresta del Pelister è difesa dall’8° Divisione Tundzha. Per 3 giorni si verificano continui attacchi francesi e contrattacchi alla baionetta dei fanti bulgari. Alcune postazioni bulgare finiti i proiettili iniziano a lanciare dei massi e tronchi contro i francesi che cercavano di avvicinarsi strisciando alle loro trincee. Alla fine i francesi prendono cima 1248 e le fortificazioni del villaggio di Krklino catturando oltre 1.200 prigionieri. I bulgari devono ritirarsi da red wall, ma mantengono il controllo del Pelister. Il bombardamento su Monastir continua.
16 marzo Battaglia di cima 1248 e red wall: alla mattina, 2 reggimenti francesi attaccano il villaggio di Shotka. I francesi conquistano le postazioni bulgare sia a Shotka che a Kopulata. La 9° Compagnia bulgara del 15° Reggimento Lom viene annientata.
21 marzo il nemico rinnova attacchi a quota 1050 sempre con gas asfissianti sulle trincee della Brigata Cagliari, con proietti a liquidi speciali, dal sibilo sinistro. L'attività bellica è reciproca ed intensa. Ma la nostra risposta è efficace e gli effetti che i tedeschi si ripromettevano sono minimi. Le artiglierie italiane e quelle francesi sempre vigili e pronte convergono sulle posizioni avversarie bombardamenti efficacissimi.
22-23 marzo Battaglia di cima 1248 e red wall: i bulgari riconquistano il villaggio di Kopulata.
26 marzo Dopo una intesa preparazione con gas asfissianti i tedeschi sferrano un attacco alle posizioni italiane di quota 1050. Nonostante le perdite, specie del 63° Reggimento, il violento attacco nemico fu respinto energicamente da nostre truppe comportatesi molto valorosamente. Stessi attacchi proseguirono per altri due giorni.
26 marzo Battaglia di cima 1248 e red wall: alle 2,00 le truppe francesi attaccano il villaggio di Kopulata. Durante un contrattacco bulgaro viene ucciso il colonnello Stefan Iliev comandante del 15° Reggimento Lom.
30 marzo Sull’evento scrive Petitti di Roreto ad Udine: “è stato veramente violento attacco con intensa preparazione gas asfissianti che è stato respinto energicamente da nostre truppe comportatesi molto valorosamente con perdite notevoli … Con meraviglia ho rilevato che Comandante in capo non ne ha fatto cenno suo comunicato 26 e 27 accennando solamente in quello del 28 a semplice tiro artiglieria nemica con gas asfissianti fronte nostro. Non posso ammettere sia così trascurata opera mie truppe che hanno perduto già fronte Cerna 52 ufficiali 1570 uomini truppa di cui 300 morti. Tale trascuratezza avvenne già nell’occasione del nostro attacco quota 1050 27 febbraio che se non ebbe esito felice ci costò forti perdite e ci ha procurato 74 prigionieri tedeschi. Prego far vive rimostranze Comando in capo per tale omissione avvertendolo che faccio mie lagnanze Comando Supremo italiano. ….”