Valenti Paolo nacque a Cotignola, un piccolo paese in provincia di Ravenna, da Francesco e da Montanari Agata il 16 Febbraio 1889 e di professione era contadino. Come molti altri uomini del suo tempo non sapeva fare ne a leggere ne a scrivere (1).
Il 17 Aprile 1909, con matricola n°16036, fu dichiarato soldato di leva di 2a categoria della classe 1889, venne chiamato alle armi il 16 Agosto 1910 ed assegnato al 70° reggimento fanteria. Il 13 Novembre 1910 dal deposito del reggimento di Ravenna fu messo in congedo illimitato provvisorio dopo aver ricevuto la dichiarazione di “aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore” (1). A seguito della legge sul reclutamento e conseguenti articoli (di cui non si riesce a dettagliarne gli articoli) venne declassato in terza categoria alla data del 29 Marzo 1913. A mobilitazione dichiarata (R.D. 22 Maggio 1915) fu chiamato alle armi ma non giunse a destinazione il 24 Maggio seguente. Ne fu comunque giustificato il ritardo il giorno seguente e non vi furono successive sanzioni a suo carico. Il 14 Agosto 1915 arrivò finalmente al distretto militare di Sacile (PN) e venne assegnato al 107° Battaglione di Milizia Territoriale per poi essere trasferito al 64° reggimento fanteria della Brigata Cagliari in “zona dichiarata in stato di guerra” (1) il 7 Luglio 1916. Fu un periodo estremamente difficile per il reparto che fino ad Agosto fu impegnato contro la grande offensiva austro-ungarica in Trentino (basti pensare che tra morti, feriti e dispersi il 64° Reggimento perse oltre 3.000 uomini (2) . In seguito, l’intera Brigata a cui apparteneva il Valenti, fu destinata, in un ottica di cobelligeranza effettiva ed apporto allo sforzo comune, in Macedonia su di un fronte praticamente sconosciuto agli italiani ed alla sua opinione pubblica. Il 31 Luglio 1916 i primi scaglioni della brigata partirono da Schio alla volta di Taranto per poi imbarcarsi per Salonicco. Ai primi di Settembre del 1916 il reparto entrò in linea nel settore Krusa Balcan, fra il lago Dojran e il forte Dova Tepi. L’unità avanzò combattendo per un paio di mesi fino a raggiungere la località di Monastir e li consolidarsi a fine Novembre. A Gennaio del 1917 la Brigata si trasferì a Tepavci rilevando le posizioni della brigata Ivrea ed a metà Febbraio sostenne violenti scontri difensivi contro le truppe bulgare (2). Non è dato sapere se il fante Valenti Paolo sostenne anche questi ultimi scontri o se avesse già contratto la malattia in precedenza. Morì infatti il 28 Marzo 1917 all’ospedale da campo n°0107 di Salonicco a causa di una malattia. Aveva da poco compiuto ventisette anni. Fu uno dei centocinquanta morti della Brigata sul fronte macedone anche se a questa triste contabilità vanno necessariamente aggiunti ulteriori sessantaquattro dispersi (2).
Fu sepolto nella zona del decesso e poi la sua tomba su spostata nel cimitero Italiano di Salonicco dove si trova tutt’ora. Nel cimitero del suo paese di residenza, Barbiano (RA), c’è tutt’ora la lapide a ricordo di quel tragico destino.
Il fante Valenti Paolo fu autorizzato a fregiarsi della Croce al Merito di Guerra istituita con R.D. del 10 marzo 1918, n° 356, concessa dal Ministero della Guerra con Diploma n. 16036 d’ordine del Registro delle concessioni in data 5/6/1925, della Medaglia commemorativa dell’Unità d’Italia istituita con R.D. n. 1229 del 19 gennaio 1922, della Medaglia Interalleata della Vittoria commemorativa della Grande Guerra per la civiltà istituita con R.D. del 16 dicembre 1920 n. 1918, della Medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918 fusa col bronzo delle artiglierie tolte al nemico, istituita con R.D. del 29 luglio 1920 n. 1241 e gli fu concesso di apporre sul nastro della medaglia le fascette in bronzo corrispondenti agli anni di impiego operativo in guerra 1915, 1916 e 1917 (3) .
(1) Archivio di Stato di Forlì - Cesena. Ruoli matricolari dal 1871 al 1934 di Ravenna. Stato di servizio di Paolo Valenti matricola n. 16036 classe di leva 1889. (2) Ministero della Guerra, Stato Maggiore Centrale Ufficio Storico. Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e dei comandi della guerra 1915-1918. Libreria dello Stato Roma, 1924-1929, 8 volumi, volume 6, pagg. 180,181 e 182 Brigata Cagliari (63° e 64° fanteria). Tratto da storiaememoriadibologna.it consultato il 23/07/2019. (3) Archivio di Stato di Forlì - Cesena. Ruoli matricolari dal 1871 al 1934 di Ravenna. Stato di servizio di Paolo Valenti matricola n. 16036 classe di leva 1889.
Il testo è stato redatto da Turchi Fabrizio in data 23 Luglio 2019 a ricordo e memoria di uno degli oltre trenta caduti militari della prima guerra mondiale del proprio paese di residenza nell’ambito di un più ampio lavoro di ricerca e documentazione su tutti i caduti militari. La foto della lapide è stata fatta dall’autore del presente documento nel locale cimitero in data 9 Marzo 2019. La visione del ruolino militare e l’impostazione di massima del presente documento sono stati fatti grazie al sig.Frattini Enrico che ringrazio personalmente.
Sezione Italiana del cimitero militare di Salonicco (foto: Tenente Colonnello Federico Prizzi)