31 luglio Il Capo di Stato Maggiore colonnello Fenoglietto scioglie ufficialmente il Corpo di Spedizione Italiano in Oriente.
Il Generale Ernesto Mombelli, in un'intervista concessa ad Arnaldo Cipolla, conclude: “..L'Italia riprende in Oriente la sua funzione di grande pacificatrice. Gli immensi sacrifici compiuti dai suoi soldati nei Balcani e compiuti con tutta la nobiltà e il disinteressamento e la dignità di un grande popolo gliene danno pienamente ragione. Grandissima è ancora l'opera che noi possiamo esercitare in Oriente. Con tutto l'entusiasmo le nostre brigate si accingono a farlo. E comunque volgano le vicende future e qualunque sia l'assetto che la Conferenza della pace darà all'Oriente, il ricordo delle opere di guerra e di pace compiute dagli italiani, dai soldati del Corpo italiano di spedizione, rimarrà imperituro”.