Fronte Macedone 1916-18
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Prima battaglia di Dojran

FotoMacedonian front, Bulgarian machine-gun in Dojran
Il settore di Dojran controllava la strada che collega il nord della Grecia alla valle del Vardar e Skopje, era quindi un punto di fondamentale importanza per entrambi gli schieramenti. Sulle alture ad ovest della città di Dojran i bulgari avevano sviluppato un formidabile sistema difensivo che gli alleati non riuscirono mai a neutralizzare. In tutti gli scontri, 5 offensive del 1916, 3 del 1917 e quella finale del 1918, i bulgari sebbene inferiori come numero e come fuoco d’artiglieria, riuscirono sempre respingere le offensive nemiche grazie alle loro fortificazioni ed alle capacità dei loro comandanti.
Tra l’8 ed il 18 agosto del 1916, si svolse la prima serie di attacchi franco-britannici alle posizioni bulgare della 2° Divisione di fanteria Thracian comandata dal generale Stefan Nerezov. Nei 10 giorni successivi, 3 divisioni di fanteria francesi ed 1 britannica (circa 45.000 uomini) attaccarono 5 volte le posizioni bulgare, ma con risultati molto limitati se rapportati alla perdita di oltre 3.200 uomini: i francesi conquistarono alcune posizioni attorno al villaggio di Dolzeni, mentre il 7° Battaglione dell’Oxfordshire & Buckinghamshire fanteria occupò la collina di Horseshoe. I bulgari persero circa 1.000 uomini.

8 agosto
Gli inglesi conquistano la collina del castello. Gli inglesi fissano l’HQ del battaglione a Asagi Mahala.
FotoMacedonian Front, Dojran
9 agosto
Inizia il bombardamento franco-inglese delle posizioni difese dal 27º Reggimento Chepino e dal 9º Reggimento Plovdiv. Vengono impiegati circa 400 cannoni. Una compagnia del 7° Royal Berkshire conquista la collina "Kidney Hill."

10 agosto
Iniziano le prime azioni della 78° Brigata di fanteria inglese per la conquista della collina Horseshoe. Durante le notti successive le pattuglie inglesi effettuano ricognizioni lungo le prime linee bulgare. ​

​15-16 agosto
La fanteria francese sostenuta dall’artiglieria inglese e francese occupa alcune postazioni bulgare, che i francesi chiamavano “Mamelon”, tra la collina Tortue e le rovine del villaggio di Doldzeli.

​
16 agosto
Di notte, la pattuglia guidata dal capitano Leicester scopre che le difese della collina Horseshoe sono deboli e molto danneggiate dai bombardamenti. L’attacco alla collina è quindi possibile.

​
17 agosto
​Alla sera, 2 plotoni del 11 ° Worcestershire si avvicinano alle posizioni nemiche, mentre il 7° Battaglione dell’Oxfordshire & Buckinghamshire di riserva del 78 ° Brigata si prepara ad attaccare Horseshoe. La fanteria inglese è supportata dalla 78° Compagnia di mitraglieri. Nonostante i danni subiti dai bombardamenti, i bulgari si difendono con grande vigore. Le truppe d'assalto inglesi rimangono isolate dal loro comando a causa della rottura del filo di un telefono da campo, così la loro richiesta di maggior copertura d'artiglieria viene comunicata alle batterie alleate solo dopo l'1,15.  L’avanzata continua dunque all'1,30 e si conclude con l'attacco alla baionetta alle 2,30 del 18 agosto.  La collina Horseshoe è conquistata.

​
18 agosto
Di notte, i bulgari sferrano un contrattacco alla collina Horseshoe. I genieri inglesi hanno già completato il consolidamento delle posizioni con nuove linee di filo spinato, l'attacco bulgaro è respinto, solo le 3 del mattino. La collina è definitivamente in mano alleata.

BATTAGLIE

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